Giro di Svizzera 2017, Sagan batte gli azzurri

Ancora un successo per Peter Sagan al Giro di Svizzera 2017. Il campione del mondo si impone allo sprint nella ottava tappa della corsa elvetica, seconda vittoria in questa edizione, la 15ª in carriera, superando Sacha Modolo (UAE Team Emirates) e Matteo Trentin (Quick-Step Floors), che non riesce a concretizzare l’ottimo lavoro dei compagni nell’ultimo chilometro. Nei dieci si piazzanao anche Niccolò Bonifazio (Bahrain-Merida), quinto, Oscar Gatto (Astana), ottavo, e Salvatore Puccio (Sky), decimo.

Malgrado una frazione rapida e insidiosa, non cambia la classifica generale, nella quale Simon Spilak (Katusha-Alpecin) resta saldamente al comando davanti a Damiano Caruso (BMC) e Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo).

La fuga parte sin dal chilometro zero con Jaco Venter (Cannondale – Drapac), Jelle Wallays (Lotto – Soudal), Lasse Norman Hansen (Aqua Blue Sport) e Jeroen Meijers (Roompot – Nederlandse Loterij) che si sganciano dal gruppo con facilità. Dopo pochi minuti l’ultimo si ferma ad aspettare il compagno Nick Van Der Lijke, che riesce così a rientrare in vista del GPM, dove per primo passa Hansen, consolidando la sua leadership proprio sul neerlandese. La Ag2r La Mondiale prova ad unirsi al tentativo con due tentativi distinti di Jan Bakelants e Nico Denz, ma entrambi vanno a vuoto.

Il gruppo concede subito un margine intorno ai due minuti, che verrano poi lasciati tali praticamente sino agli ultimi due giri del circuito, ovvero 25 chilometri al traguardo. Le squadre dei velocisti, considerando il tracciato breve e veloce, non vogliono correre rischi. Passando in testa a tutti i GPM a disposizione Hansen si aggiudica la relativa maglia e a lungo sono proprio gli scollinamenti l’unico dato interessante di una frazione che comunque non si può definire noiosa vista la grande velocità costante.

Prima del penultimo passaggio in salita, Tomasz Marczynski (Lotto Soudal) e Gianluca Brambilla (Quick-Step Floors) provano due attacchi per scardinare il controllo di un gruppo tuttavia troppo lanciato e i due vengono facilmente ripresi. Dopo il passaggio al GPM finisce anche la fuga di giornata, annullata poco prima del suono della campanella, che indica l’ultimo passaggio al traguardo.

A quel punto le formazioni degli sprinter cominciano a muovere i propri treni per portare davanti i capitani. Michael Matthews (Team Sunweb) prova a sorprendere tutti con un allungo in salita, ma Greg Van Avermaet (BMC) si riporta sotto, trascinando con sé una mezza dozzina di coraggiosi. A riportare il gruppo sotto è la Bora – hansgrohe di Peter Sagan, che stavolta se ne resta tranquillo. Fabio Felline (Trek-Segafredo) prova a rilanciare quando la situazione si ricompatta, ma stavolta è Tim wellens (Lotto Soudal) a chiudere.

Da quel momento è terreno per velocisti. Le squadre si preparano e la più presente nel finale è la Quick-Step Floors, che nell’ultimo chilometro si lancia con Philippe Gilbert. Alla ruota del campione belga tre compagni, con Matteo Trentin come ultimo vagone. Ma prima che l’italiano possa muoversi dalla sua ruota escono Sacha Modolo (UAE Team Emirates), sulla destra, e soprattutto Peter Sagan (Bora-hansgrohe) sulla sinistra. Il campione del mondo prende subito qualche metro e a nulla serve l’inseguimento coraggioso dei rivali, la cui rimonta si infrange contro la forza dell’iridato, ancora una volta il migliore.

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